Prestito Rifiutato: Ecco Procedura da Seguire Prima di Chiederne un Altro

Dopo aver ricevuto un esito negativo ad una richiesta di finanziamento non è sempre semplice rivolgersi ad un’altra società riuscendo ad ottenere il finanziamento, ma andando ad indagare su eventuali motivi che hanno portato al rifiuto puoi cercare di intervenire prima di presentare la richiesta di prestito ad un’altra società aumentando così le possibilità che venga accettato.

L’importanza della liberatoria

Innanzitutto sarà necessario procurarsi una liberatoria, si tratta di una lettera rilasciata dalla società che non ha accettato la tua richiesta dove confermano che la pratica non è stata perfezionata, è un documento che a seconda della società può essere rilasciato di persona oppure inviato tramite posta o email. Grazie alla liberatoria la nuova società alla quale ti rivolgerai è certa che non stai richiedendo due prestiti dello stesso importo in contemporanea ottenendo così un doppio finanziamento. Una volta ottenuta la liberatoria potrai rivolgerti ad un’altra società per la richiesta del prestito, se il prestito ti è stato rifiutato in banca puoi ritentare presso una società finanziaria, dove di norma i tassi d’interesse sono leggermente più alti ma c’è una maggiore flessibilità nell’erogazione del credito.

Per aumentare le possibilità che questo venga erogato devi dimostrare alla banca/finanziaria che sei un soggetto affidabile. Ti consigliamo di scegliere sempre l’addebito sdd come modalità di rimborso in quanto questo costituisce una sicurezza in più per l’istituto di credito; puoi anche decidere di abbinare una polizza assicurativa sul credito, si tratta di polizze facoltative che intervengono qualora in caso di difficoltà pagamenti per decesso, perdita d’impiego, inabilità tu non possa far fronte alle rate. Nonostante come detto siano facoltative sono una sicurezza in più per la banca e aumentano le tue possibilità di ottenere il prestito. In più se la rata che avevi scelto era troppo alta rapportata al tuo reddito presenta la nuova richiesta per un importo finanziato più basso o in alternativa con una rateizzazione più ampia in modo che la rata risulti facilmente sostenibile rapportata al tuo reddito; infine potrebbe essere utile presentare anche un garante da inserire nella richiesta, fornendo in questo modo una sicurezza in più all’istituto di credito.

Cerca di motivare lo scopo del prestito in modo affidabile, in quanto ci sono determinate categorie merceologiche o di servizi che una banca può decidere di non finanziare come ad esempio gioielli, armi o liquidità necessaria per saldare altri debiti come ad esempio cartelle esattoriali. Trattandosi di un prestito personale non sei tenuto a motivare o dimostrare come utilizzerai la somma erogata, ma se si tratta ad esempio di una ristruttarazione portando con te dei preventivi dei lavori da eseguire sembrerai un soggetto affidabile e l’istituto avrà una sicurezza in più che userai il denaro in modo congruo alla loro policy.

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Prestito rifiutato per protesto passato: cosa fare?

Se in passato hai avuto dei ritardi nei pagamenti delle rate potresti essere segnalato nei SIC, sistemi d’informazione creditizia. Si tratta di una sorta di banca dati dove rimangono registrati sia i pagamenti avvenuti in modo regolare contribuendo a creare un merito creditizio, ma anche i pagamenti irregolari che determineranno una segnalazione negativa. Queste segnalazioni di norma rimangono registrate da un minimo di 12 ad un massimo di 36 mesi in base all’entità del ritardo. In Italia sono presenti diversi SIC ma solitamente quello maggiormente consultato da banche e finanziare è CRIF. Puoi rivolgerti al CRIF per richiedere una verifica dei tuoi dati e sapere se sono presenti eventuali segnalazioni a causa di ritardi nei pagamenti.

Qualora riscontrassi delle segnalazioni puoi ancora cercare di risolvere la situazione: verifica come prima cosa che effettivamente quei pagamenti abbiano avuto dei ritardi, potrebbe trattarsi invece di un errore di registrazione da parte della società con la quale avevi un prestito soprattutto se il metodo di pagamento era con i bollettini postali. Se si tratta di un errore sarà sufficiente contattare la società in questione per richiedere una rettifica dei tuoi dati in CRIF dimostrando con la ricevuta dei tuoi pagamenti di aver rispettato le scadenze. Se invece la segnalazione è avvenuta per reali ritardi puoi cercare di orientarti su prodotti finanziari differenti che vadano a garantire una maggior regolarità all’ente finanziatore come ad esempio la cessione del quinto sullo stipendio o pensione.

Il merito creditizio

Un’altra causa che potrebbe portare al rifiuto di un prestito è la mancanza di uno storico che dimostri all’istituto di credito che sei una persona puntale nei pagamenti, in questo caso ti consigliamo prima di richiedere un prestito personale di importo elevato di crearti uno storico facendo dei piccoli finanziamenti magari per acquistare ad esempio degli elettrodomestici. Infine un altro motivo che può portare al rifiuto del tuo prestito è che hai già troppe rate in corso e di conseguenza risulti troppo indebitato. In questo caso puoi richiedere un consolidamento debiti, ovvero un prestito con il quale estinguere i vari finanziamenti che hai già in corso e ottenere un ulteriore liquidità ma avendo così una rata sola adeguata al tuo reddito.

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